Marotta: «Alla Juve solo chi fa la differenza»

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    TORINO, 31 dicembre - La missione (im)possibile è aumentare la forza d’impatto della Juve rispettando precisi parametri economici. In ballo, d’altronde, c’è nientemeno che il signor scudetto, mai così conteso, mai così abbordabile, mai così a portata di... piede, e di testa. Complice un campionato equilibrato, con il mercato di gennaio dietro l’angolo - che può spostare gli equilibri, questa volta per davvero. E allora la Juve che fa? Risponde al Milan-cassanato?

    PROGETTI - La strategia è pianificata e non verrà stravolta dagli sbalzi umorali del giorno. Ma non sarà neppure statica, bensì flessibile, adattabile alle opportunità che si presenteranno. Tutto ruota attorno ad Amauri, oramai è un segreto di pulcinella. L’italiano do Brasil, che in questi giorni ha ripreso a correre dopo aver superato il problema al ginocchio, non è riuscito a mostrare il suo valore, negli anni bianconeri. E non è più un inamovibile. Però ogni mossa è anche zavorrata dallo stipendio da 4 milioni, che ne preclude una facile sistemazione altrove, anche fuori dai patrii confini. Amauri è colui che può aprire la strada al bomber da venti gol, prototipo che ha varie sembianze. Edin Dzeko, innanzitutto. Ma il bosniaco, tra l’altro praticamente assediato dal Manchester City pronto a un ingaggio da 7 milioni (al giocatore andrebbe anche il 10% del costo del cartellino, valutato in 35 milioni dal Wolfsburg), sarebbe un investimento per giugno, visto che è extracomunitario. Un percorso che il club tenterà, ben conscio degli ostacoli. E dell’anticipo senza corrispondenza sul campo: Dzeko non ci sarebbe nella volata tricolore, ovvio. Però, essendo un pallino della Vecchia Signora, e del suo presidente Andrea Agnelli, è giusto tentare fino all’ultimo, per non vivere di rimorsi.

    QUALITA’ - Il resto, appunto, è tattica applicata alle circostanze. Con una filosofia di base che accompagna Beppe Marotta, operativo e riflessivo: «Vogliamo solo gente che faccia nettamente la differenza». Già, e chi c’è in giro con questa etichetta? O meglio: chi c’è in giro disponibile con questa etichetta? Sono pochi e costano una follia, per questo Amauri e Sissoko (altro candidato a uscire) risultano pedine fondamentali nello scacchiere mercataro della Juve. Con l’entourage di Alberto Gilardino c’è intesa, con la Fiorentina si naviga a vista. «Gilardino alla Juve? Sono solo voci, se ci lascia - dice il compagno Alessandro Gamberini - lo andiamo a prendere a casa. Se va a Torino lo andiamo a prendere anche lì, lo riportiamo qua e lo picchiamo... Lui ci sta scherzando...». Per Gigi Del Neri l’attaccante ideale sarebbe Giampaolo Pazzini. E pure lì c’è chi alza il muro, ovvero il presidente Riccardo Garrone. Idem per Alessandro Matri, che Cellino non vuol lasciare partire da Cagliari e che ora interessa anche al Genoa. L’ultimo della lista risulta essere Floccari, che il tecnico friulano ben conosce. Ma la Lazio è in lotta per lo scudetto, non lo dà alla Juve a meno di una valanga di soldi. Quindi...

    LA CHIAVE - Quindi torniamo a bomba, ad Amauri che può aprire più porte, da quella - frequentatissima - del Wolfsburg a quella viola, da quella biancoceleste a quella del Liverpool. E Sissoko? Momo è stato richiesto da Genoa e Fiorentina ma ai procuratori della Img, società che ne cura gli interessi, ha ribadito un concetto: «Preferisco andare all’estero». Germania, con Schalke-Wolfsburg mete possibili. E con gli incroci del caso.
     
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  2. Stexyz
     
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    Infatti... via sissoko :re:
     
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1 replies since 31/12/2010, 14:24   27 views
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